venerdì 20 giugno 2008

Tra cielo ed acqua: le emozioni del kitesurf

Li chiamano sport estremi, ma il pericolo è solo una componente calcolata di queste discipline. Si praticano in mare, al lago, sospesi a dieci metri d'altezza o su uno scafo lanciato a velocità. Oppure in montagna, appesi mani e piedi a una parete scoscesa.
Assicurano intense scariche di adrenalina, ma restano accessibili a tutti. Rischi? Per gli appassionati è molto più pericoloso giocare a calcetto. Basta seguire un corso di preparazione e conoscere i propri limiti.
Lo sport del momento è il kitesurf.
Deriva dal windsurf, ma a differenza del primo non utilizza una vela per spostarsi sull'acqua, ma un aquilone, il kite appunto.
Come nel windsurf si cavalca una tavola sullo specchio d’acqua e si riesce a praticarlo anche senza onde.
Nato appena dieci anni fa alle isole Hawaii, pur non raggiungendo ancora in Italia una grande popolarità, ha conosciuto ultimamente uno sviluppo formidabile.
Il kitesurf ti permette di planare sull’acqua, di eseguire manovre in volo o di surfare sulle onde.
Già con pochi nodi di vento (le condizioni minime sono intorno ai 10-12 nodi) si possono fare i primi bordi mentre con venti superiori (fino ai 30 nodi) si possono eseguire dei voli spettacolari.
Naturalmente a seconda dell’intensità del vento variano le dimensioni del kite, più nodi di vento ci sono meno ampio sarà l’aquilone.
Prima di iniziare la pratica è obbligatorio seguire un corso che fornisca tutte le basi per utilizzare con sicurezza questo strumento affascinante.
L'attrezzatura è essenziale: una tavola bi-direzionale lunga circa un metro e mezzo, un aquilone gonfiabile (KITE o ALA), quattro linee di circa 25 metri, una barra (BOMA) che serve a manovrare l’ala ed un TRAPEZIO, fissato all’addome del kitesurfer, che lo aggancia alla stessa ala. Tutta l’attrezzatura occupa lo spazio di uno zaino da campeggio e questa è una bella differenza rispetto al windsurf, disciplina da cui deriva questo nuovo sport.
Con 1500-2000 euro si compra un'attrezzatura di ottimo livello (muta e scarpe comprese), ma almeno per iniziare si può optare per qualcosa di più economico se non addirittura di seconda mano riducendo così la spesa.
A Perugia da circa un anno è possibile praticare questo sport grazie all’iniziativa di alcuni appassionati che hanno creato, a Tuoro sul Trasimeno, la Kite Company, un’associazione sportiva dilettantistica no-profit per la pratica del kitesurf, del wakeboard e del windsurf.
Siamo andati a trovarli nel loro SPOT, il luogo dove si pratica il kitesurf, a Punta Navaccia.
Li abbiamo trovati intendi a scrutare il cielo in attesa del vento buono che gli permettesse di entrare in acqua ed iniziare le manovre che questo sport permette di eseguire.
L’associazione riconosciuta dall’IKO (International Kiteboarding Organization) e dalla UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) organizza dei corsi, base o avanzati, per la pratica del kitesurf ma anche del wakeboard e del windsurf. I corsi di kitesurf, ci spiega Enrico Cortona, presidente ed istruttore IKO dell’associazione, vengono fatti su appuntamento, il costo è di 300 euro per una durata di circa otto ore che si articolano tra lezioni teoriche (molta importanza viene data alla sicurezza) e pratiche, con gli istruttori che impartiscono le istruzioni da una barca appoggio che segue lo “studente” in modo da poter correggere immediatamente gli eventuali errori, il tutto tramite il caschetto radio indossato dal kitesurfer.
La disciplina sta riscuotendo sempre più successo, tanti sono i curiosi che si avvicinano al kitesurf, lo scorso anno circa 100 persone hanno voluto provare, al Trasimeno, l’emozione di trovarsi sospesi tra cielo ed acqua, e le previsioni di quest’anno, ci dicono dall’associazione, sono di un incremento del numero di praticanti.
Il lago Trasimeno poi, è la location ideale per questo tipo di sport, nello spot di Punta Navaccia soffiano venti side-shore, tramontana e maestrale, così come lo scirocco e il ponente spostandosi di pochi metri lungo la baia.
Nel caso in cui, invece, non ci sia il vento adatto alle evoluzioni del kitesurf, la mancanza di onde nel lago, permette di optare per wakeboard. Qui il motore delle evoluzioni non è il vento come per il kitesurf, ma uno scafo lanciato a velocità che ti trascina lungo lo specchio d’acqua e ti permette di surfare e di saltare sul pelo dell’acqua a “bordo” di una tavola.
Tra i membri dell’associazione c’è poi chi, come Gianluca Merla, si è tolto la soddisfazione di conquistare il terzo posto nella seconda edizione della C&C Campus e Contest di Torre Guaceto (Brindisi) organizzata nei primi di giugno, nella gara di speed per kitesurf raggiungendo 17.9 nodi di velocità.
Non serve un fisico allenato e non ci sono limiti d' età, insomma ora che la bella stagione è finalmente arrivata quale migliore occasione per provare anche noi le emozioni del kitesurf, sport che offre sicuramente una buona dose di adrenalina ma che, tra terra, cielo ed acqua ti permette anche di stare a contatto con la natura.


Box informativo
Per la scuola di kitesurf di Tuoro sul Trasimeno
www.kitecompany.it
www.scuolakitesurf.it
info@kitecompany.it
Telefoni: 347.3720416 - 346.7982249 - 334.9794208

Link utili
www.kitesurfing.it
www.surftribe.it/kitesurf
www.ikorg.com
www.uisp.it

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