L’Umbria si sa è il cuore verde dell’Italia ed allora quale migliore location per praticare una delle attività più semplici e tranquille che permettono di stare a stretto contatto con la natura, il trekking. Si tratta di più o meno lunghe ma emozionanti passeggiate all’aria aperta attraverso sentieri di montagna, boschi e quanto di meglio la natura offra. Servono solo un buon paio di scarpe, uno zaino, e la voglia di godersi da vicino lo spettacolo della natura. Si può partire da brevi passeggiate per poi, una volta divenuti più esperti, cimentarsi con percorsi più impegnativi che durano anche diversi giorni.
In Umbria sono tante le possibilità di praticare questa attività, esistono molti percorsi attrezzati su cui testare la propria resistenza. Proprio la conformazione del territorio offre la possibilità di scoprire delle bellezze delle quali sarebbe, altrimenti, difficile godere. Colline, valli, fiumi e gole sono uno spettacolo che davvero merita la fatica di una passeggiata all’aperto.
Dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini ai parchi regionali tanti sono i percorsi che riescono a far conoscere l’Umbria naturalistica.
Come per tutte le attività è sempre meglio, specie se si è alle prime armi, essere affiancati da una guida specializzata in escursioni che conosce il territorio e può, oltre a dare consigli sulla pratica della disciplina, garantire che le escursioni vengano fatte in totale sicurezza.
Sebbene si possa pensare che il trekking sia un’attività da praticare esclusivamente nelle stagioni calde, dato che spesso nelle zone collinose e montuose la neve copre gran parte dei sentieri da percorrere, in realtà si può praticare trekking anche nei periodi più freddi. Ci avviciniamo all’inverno ed anche in Umbria non è difficile aspettarsi la neve specie sulle cime più alte, il Vettore ed il Redentore. Ma anche in questi casi non ci sono problemi ci si attrezza con le ciaspole, le conosciutissime racchette da neve, e via pronti ad affrontare anche i sentieri innevati. Ovviamente con le ciaspole ai piedi i percorsi saranno più brevi proprio perché si fa più fatica e si procede più lentamente ma questo offre la possibilità di godersi con più tranquillità la natura circostante.
Per i più pigri poi ci sono anche le passeggiate o il trekking con muli e le escursioni con gli asini (i secondi destinati prevalentemente al trasporto dei bambini).
Oltre agli itinerari offerti dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dai parchi regionali, è possibile cimentarsi in percorsi di tipo misto, partendo cioè dai centri abitati di maggiore interesse storico, artistico e culturale in modo da visitare le bellezze che questi centri urbani offrono per poi spostarsi verso luoghi panoramici, boschi, laghi e fiumi dove godere dello spettacolo della natura.
Tante quindi le offerte di itinerari e tante le attività che oltre al trekking è possibile praticare. Si va dal rafting allo sci di fondo, passando per il nordic walking ed il tiro con l’arco, per finire con survival e mountain bike. Diverse sono pure le associazione e le strutture che offrono questo tipo di servizi nell’intero territorio, tutte con istruttori e guide specializzate e riconosciute dalla Regione Umbria, che accompagnano chiunque abbia voglia di cimentarsi in queste attività dai primi passi ai vari livelli di difficoltà superiori.
Box informativo
Parchi naturalisti:
Parco Nazionale dei monti Sibillini
Parco del monte Cucco
Parco del monte Subasio
Parco di Colfiorito
Parco del Trasimeno
Parco fluviale del Tevere
Monte Peglia Selva di Meana
martedì 28 ottobre 2008
SUL BOB CON HEMINGWAY ED AI FORNELLI CON LEOPARDI E PER UN CONSIGLIO… CHIEDETE AD HITCHCOCK
Siamo abituati ad apprezzarli in quelle arti in cui riescono a farci emozionare, le arti con le quali si sono affermati al grande pubblico, con stili a volte singolari ed irripetibili che ce li fanno amare.
Siamo spesso incapaci di scindere la figura di questi artisti da quella delle loro opere, in realtà dietro a quelle c’è un uomo o una donna che coltivano passioni ed interessi che divergono dal “lavoro” abituale.
Si conosce ormai bene la passione di Federico Fellini per i fumetti, passione che lo portò a collaborare con Milo Manara, anche a due fumetti: Viaggio a Tulum e Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet. Il grande regista Stanley Kubrick amava invece gli scacchi ed il baseball. È nota la predilezione per il clarinetto di Woodi Allen o quella di John Lennon per il disegno, conosciutissime infatti le litografie erotiche in cui l’ex Beatles metteva a nudo le sue predilezioni sessuali e quelle della sua compagna Yoko Ono. E la passione per le arti figurative raccoglie anche tanti altri importanti artisti, dal premio Nobel, Dario Fo a Paolo Conte, passando per Battiato e Gino Paoli, per finire con Jovanotti e Luca Carboni per rimanere nel contesto italiano.
Forse però in pochi sanno che Leopardi amava molto la cucina e che questa sua passione lo ha portato a diventare un esperto gourmet, capace di andare alla ricerca del mangiar bene, di sapori ed accostamenti che rimandassero alla tradizione culinaria italiana.
È la scoperta che hanno fatto gli autori, Domenico Pasquariello ed Antonio Tubelli, del libro, da poco in libreria, Leopardi a tavola (editore Logo Fausto Lupetti). La pubblicazione è nata dopo il ritrovamento di alcuni fogli ingialliti sui quali l’autore de Il sabato del villaggio e di A Silvia, aveva appuntato alcune delle ricette di cucina che aveva elaborato nel suo periodo a Napoli. «Leopardi – spiegano gli autori – può essere considerato una sorta di “Garibaldi della cucina italiana”: mezzo secolo prima di Pellegrino Artusi le ricette del catalogo leopardiano unificano il territorio nazionale, con specialità che spaziano dalla Liguria alla Sicilia, passando per Marche, Romagna, Lazio e naturalmente Campania».
Ma Leopardi è in buona compagnia se si pensa che E.M. Hemingway si appassionasse alla sfida dei tori di Pamplona o per le partite di caccia nella savana africana. L’autore de Il vecchio e il mare si dilettava però anche con il bob, riuscendo ad ottenere anche dei successi a livello locale. « La slitta scivola veloce fin dai primi attimi – diceva Hemingway del bob - ed in poco tempo raggiunge una velocità, mai provata prima. Ci si siede senza appiglio, a soli dieci pollici sopra al ghiaccio ed è per questo che ci vogliono nervi saldi».
Ma c’è chi invece come Alfred Hitchcock più che una passione aveva una specie di vezzo. Conosceva perfettamente l’America sebbene non ci avesse mai messo piede. Nella sua biografia si legge che gli amici lo chiamassero per avere consigli su locali e gli itinerari da seguire a New York e lui dava puntualmente le informazioni del caso servendosi delle sua perfetta conoscenza della città basata esclusivamente sullo studio approfondito della cartina stradale e sulle informazioni che riusciva ad avere dalle riviste e dai racconti di altre persone.
Siamo spesso incapaci di scindere la figura di questi artisti da quella delle loro opere, in realtà dietro a quelle c’è un uomo o una donna che coltivano passioni ed interessi che divergono dal “lavoro” abituale.
Si conosce ormai bene la passione di Federico Fellini per i fumetti, passione che lo portò a collaborare con Milo Manara, anche a due fumetti: Viaggio a Tulum e Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet. Il grande regista Stanley Kubrick amava invece gli scacchi ed il baseball. È nota la predilezione per il clarinetto di Woodi Allen o quella di John Lennon per il disegno, conosciutissime infatti le litografie erotiche in cui l’ex Beatles metteva a nudo le sue predilezioni sessuali e quelle della sua compagna Yoko Ono. E la passione per le arti figurative raccoglie anche tanti altri importanti artisti, dal premio Nobel, Dario Fo a Paolo Conte, passando per Battiato e Gino Paoli, per finire con Jovanotti e Luca Carboni per rimanere nel contesto italiano.
Forse però in pochi sanno che Leopardi amava molto la cucina e che questa sua passione lo ha portato a diventare un esperto gourmet, capace di andare alla ricerca del mangiar bene, di sapori ed accostamenti che rimandassero alla tradizione culinaria italiana.
È la scoperta che hanno fatto gli autori, Domenico Pasquariello ed Antonio Tubelli, del libro, da poco in libreria, Leopardi a tavola (editore Logo Fausto Lupetti). La pubblicazione è nata dopo il ritrovamento di alcuni fogli ingialliti sui quali l’autore de Il sabato del villaggio e di A Silvia, aveva appuntato alcune delle ricette di cucina che aveva elaborato nel suo periodo a Napoli. «Leopardi – spiegano gli autori – può essere considerato una sorta di “Garibaldi della cucina italiana”: mezzo secolo prima di Pellegrino Artusi le ricette del catalogo leopardiano unificano il territorio nazionale, con specialità che spaziano dalla Liguria alla Sicilia, passando per Marche, Romagna, Lazio e naturalmente Campania».
Ma Leopardi è in buona compagnia se si pensa che E.M. Hemingway si appassionasse alla sfida dei tori di Pamplona o per le partite di caccia nella savana africana. L’autore de Il vecchio e il mare si dilettava però anche con il bob, riuscendo ad ottenere anche dei successi a livello locale. « La slitta scivola veloce fin dai primi attimi – diceva Hemingway del bob - ed in poco tempo raggiunge una velocità, mai provata prima. Ci si siede senza appiglio, a soli dieci pollici sopra al ghiaccio ed è per questo che ci vogliono nervi saldi».
Ma c’è chi invece come Alfred Hitchcock più che una passione aveva una specie di vezzo. Conosceva perfettamente l’America sebbene non ci avesse mai messo piede. Nella sua biografia si legge che gli amici lo chiamassero per avere consigli su locali e gli itinerari da seguire a New York e lui dava puntualmente le informazioni del caso servendosi delle sua perfetta conoscenza della città basata esclusivamente sullo studio approfondito della cartina stradale e sulle informazioni che riusciva ad avere dalle riviste e dai racconti di altre persone.
sabato 25 ottobre 2008
MESSICO: UN SOGNO A BORDO DELL’EXPRESO MAYA
Finalmente in Messico sono anni che SOGNAVO di far visita al Paese che è stata la culla di una delle civiltà più affascinanti che sia mai esistita, i Maya, oltre naturalmente a quella degli Aztechi.
Ho deciso di visitare le località più importanti della civiltà maya in un modo diverso dal solito, infatti approfitto di uno speciale treno, l’Expreso Maya, che da Palenque a Chichén Itzá, e viceversa, attraversa gran parte del territorio insediato dalla civiltà maya. In realtà l’itinerario completo parte da Villahermosa o da Cancun ma questi due tratti vengono coperti in autobus. L’itinerario dura circa una settimana ed è possibile scegliere le varie proposte offerte dall’agenzia. Pernottamento e pasti sono inclusi nel pacchetto che in verità costa un pò ma che importa sto vivendo un SOGNO e voglio godermelo fino in fondo.
Quindi tutti a bordo e lasciamoci trasportare da questa che sarà sicuramente una vacanza emozionante.
Partenza da Villahermosa dove è possibile visitare il parco museale La Venta, spettacolari in particolare la Grande piramide e le colossali teste di pietra.
La mattina successiva si parte in bus direzione Palenque dove ci aspetta la visita al sito archeologico maya in cui resto affascinato dai suoi stupendi monumenti: il Tempio delle iscrizioni (monumento funerario del re Pacal che risale al 692), il Tempio del teschio, il Tempio del sole, il Tempio della sroce fogliata e da El Palacio (Il Palazzo) un complesso di edifici adiacenti e cortili costruiti su una terrazza artificiale.
Finita la seconda giornata già mi sento completamento immerso nella civiltà maya, immagino la vita di coloro che abitavano questi luoghi, rivivo i riti, le credenze e le abitudini di quel popolo e ne sono rapito.
Il giorno successivo è il gran giorno, finalmente salgo a bordo dell’Expreso Maya. Il treno è in puro stile maya, dalla tappezzeria ai quadri tutto rimanda a questo popolo. A bordo c’è tutto ciò che serve cucina (ceno nella sala “Merida”), angoli relax, bar, biblioteca e naturalmente le guide che cercano di farci conoscere meglio la cultura del popolo. Sprofondo nella mia poltrona e mi godo il paesaggio che mi regala il tragitto da Palenque a Campeche prossima tappa del mio itinerario. A Campeche, città patrimonio dell’UNESCO, ci fermiamo per due giorni, c’è da visitare il vicino sito archeologico di Edzna e la fortificazione di San Miguel (costruita per difendersi dalle scorribande dei pirati) situata su di una sommità da cui è possibile ammirare tutto il golfo del Messico. Mi trovo in un posto da SOGNO, questi spazi sconfinati regalano stupende emozioni.
Dopo due giorni trascorsi tra le bellezze di Campeche a bordo dell’Expreso Maya ci trasferiamo alla volta di Merida ma durante il tragitto facciamo una visita allo spettacolare sito di Uxmal. Qui è possibile godere della bellezza della Piramide dell'Indovino, del maestoso Quadrilatero delle Monache, del Campo del gioco della pelota, del Palazzo del Governatore, della Gran Piramide e della Colombaia. Dopo la visita si torna in treno e si riparte per Merida dove scopro i piatti tipici della zone: il Poc-Chuc, il pibil di cochina e la minestra del fagiolo di lima.
Il giorno dopo si riparte destinazione Chichen Itza anche questa città è patrimonio dell’UNESCO dal 1988. Nel tragitto ci fermiamo per visitare Izamal, dove si trovano il Monastero francescano di San Antonio da Padova (XVI sec.) e la Piramide Maya di Kinich KakMoo.
Dopo una pausa rilassante è il momento della visita a Chichen Itza una tra le più importanti città maya il cui nome significa letteralmente Alla bocca del pozzo degli Itza o Alla bocca del pozzo dei demoni dell’acqua. Il sito archeologico conserva quell’aura di mistero che porta il nome del posto. È possibile assistere ad opere davvero stupende che ci dicono della grandiosità raggiunta dal popolo Maya. Il centro di Chichén Itzá è chiamato El castillo, una delle più importanti piramidi a gradoni precolombiane del Messico. Agli equinozi di primavera e d'autunno, al calare e al sorgere del sole, gli angoli della piramide proiettano un'ombra a forma di serpente piumato, Kukulkan appunto, lungo la scalinata nord. Il Tempio dei guerrieri, il Complesso des Las Monjas, la Casa delle iscrizioni misteriose, El Caracol.
Contento e soddisfatto del SOGNO che questi stupendi luoghi mi stanno facendo vivere si torna in albergo pronti all’ultima tappa del tour Maya, Cancùn.
Saluto l’Expreso Maya che mi ha cullato tra paesaggi incantevoli e termino il mio viaggio a bordo del bus che mi trasporta fino a Cancùn nell’estremità della penisola dello Yucatan dove ne approfitto per fare un bagno nelle acque del Mar dei Caraibi. Steso sulla bianca sabbia di Cancùn, al sole e con in testa la vacanza da SOGNO che purtroppo volge al termine mi addormento. Al risveglio mi ritrovo nella mia casa con davanti la guida turistica del Messico. È stato solo un SOGNO ma prima o poi visiterò davvero i luoghi che ho SOGNATO e salirò finalmente sull’Expreso Maya.
BOX INFORMATIVO
Stati Uniti del Messico
Continente: America Settentrionale
Capitale: Città del Messico
Fuso orario: UTC da -6 a -8
Superficie: 1.972.550 km²
Abitanti: 108.700.891
Lingua: Nessuna ufficiale; di fatto lo spagnolo e altre 62 lingue indigene
Moneta: Peso messicano
Governo: Repubblica federale
LINK UTILI
http://www.expresomaya.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Messico
http://it.wikipedia.org/wiki/Maya
Ho deciso di visitare le località più importanti della civiltà maya in un modo diverso dal solito, infatti approfitto di uno speciale treno, l’Expreso Maya, che da Palenque a Chichén Itzá, e viceversa, attraversa gran parte del territorio insediato dalla civiltà maya. In realtà l’itinerario completo parte da Villahermosa o da Cancun ma questi due tratti vengono coperti in autobus. L’itinerario dura circa una settimana ed è possibile scegliere le varie proposte offerte dall’agenzia. Pernottamento e pasti sono inclusi nel pacchetto che in verità costa un pò ma che importa sto vivendo un SOGNO e voglio godermelo fino in fondo.
Quindi tutti a bordo e lasciamoci trasportare da questa che sarà sicuramente una vacanza emozionante.
Partenza da Villahermosa dove è possibile visitare il parco museale La Venta, spettacolari in particolare la Grande piramide e le colossali teste di pietra.
La mattina successiva si parte in bus direzione Palenque dove ci aspetta la visita al sito archeologico maya in cui resto affascinato dai suoi stupendi monumenti: il Tempio delle iscrizioni (monumento funerario del re Pacal che risale al 692), il Tempio del teschio, il Tempio del sole, il Tempio della sroce fogliata e da El Palacio (Il Palazzo) un complesso di edifici adiacenti e cortili costruiti su una terrazza artificiale.
Finita la seconda giornata già mi sento completamento immerso nella civiltà maya, immagino la vita di coloro che abitavano questi luoghi, rivivo i riti, le credenze e le abitudini di quel popolo e ne sono rapito.
Il giorno successivo è il gran giorno, finalmente salgo a bordo dell’Expreso Maya. Il treno è in puro stile maya, dalla tappezzeria ai quadri tutto rimanda a questo popolo. A bordo c’è tutto ciò che serve cucina (ceno nella sala “Merida”), angoli relax, bar, biblioteca e naturalmente le guide che cercano di farci conoscere meglio la cultura del popolo. Sprofondo nella mia poltrona e mi godo il paesaggio che mi regala il tragitto da Palenque a Campeche prossima tappa del mio itinerario. A Campeche, città patrimonio dell’UNESCO, ci fermiamo per due giorni, c’è da visitare il vicino sito archeologico di Edzna e la fortificazione di San Miguel (costruita per difendersi dalle scorribande dei pirati) situata su di una sommità da cui è possibile ammirare tutto il golfo del Messico. Mi trovo in un posto da SOGNO, questi spazi sconfinati regalano stupende emozioni.
Dopo due giorni trascorsi tra le bellezze di Campeche a bordo dell’Expreso Maya ci trasferiamo alla volta di Merida ma durante il tragitto facciamo una visita allo spettacolare sito di Uxmal. Qui è possibile godere della bellezza della Piramide dell'Indovino, del maestoso Quadrilatero delle Monache, del Campo del gioco della pelota, del Palazzo del Governatore, della Gran Piramide e della Colombaia. Dopo la visita si torna in treno e si riparte per Merida dove scopro i piatti tipici della zone: il Poc-Chuc, il pibil di cochina e la minestra del fagiolo di lima.
Il giorno dopo si riparte destinazione Chichen Itza anche questa città è patrimonio dell’UNESCO dal 1988. Nel tragitto ci fermiamo per visitare Izamal, dove si trovano il Monastero francescano di San Antonio da Padova (XVI sec.) e la Piramide Maya di Kinich KakMoo.
Dopo una pausa rilassante è il momento della visita a Chichen Itza una tra le più importanti città maya il cui nome significa letteralmente Alla bocca del pozzo degli Itza o Alla bocca del pozzo dei demoni dell’acqua. Il sito archeologico conserva quell’aura di mistero che porta il nome del posto. È possibile assistere ad opere davvero stupende che ci dicono della grandiosità raggiunta dal popolo Maya. Il centro di Chichén Itzá è chiamato El castillo, una delle più importanti piramidi a gradoni precolombiane del Messico. Agli equinozi di primavera e d'autunno, al calare e al sorgere del sole, gli angoli della piramide proiettano un'ombra a forma di serpente piumato, Kukulkan appunto, lungo la scalinata nord. Il Tempio dei guerrieri, il Complesso des Las Monjas, la Casa delle iscrizioni misteriose, El Caracol.
Contento e soddisfatto del SOGNO che questi stupendi luoghi mi stanno facendo vivere si torna in albergo pronti all’ultima tappa del tour Maya, Cancùn.
Saluto l’Expreso Maya che mi ha cullato tra paesaggi incantevoli e termino il mio viaggio a bordo del bus che mi trasporta fino a Cancùn nell’estremità della penisola dello Yucatan dove ne approfitto per fare un bagno nelle acque del Mar dei Caraibi. Steso sulla bianca sabbia di Cancùn, al sole e con in testa la vacanza da SOGNO che purtroppo volge al termine mi addormento. Al risveglio mi ritrovo nella mia casa con davanti la guida turistica del Messico. È stato solo un SOGNO ma prima o poi visiterò davvero i luoghi che ho SOGNATO e salirò finalmente sull’Expreso Maya.
BOX INFORMATIVO
Stati Uniti del Messico
Continente: America Settentrionale
Capitale: Città del Messico
Fuso orario: UTC da -6 a -8
Superficie: 1.972.550 km²
Abitanti: 108.700.891
Lingua: Nessuna ufficiale; di fatto lo spagnolo e altre 62 lingue indigene
Moneta: Peso messicano
Governo: Repubblica federale
LINK UTILI
http://www.expresomaya.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Messico
http://it.wikipedia.org/wiki/Maya
venerdì 24 ottobre 2008
Curiosando per il globo
ITALIA – In provincia di Treviso due anziani coniugi hanno offerto al proprio comune di residenza (Casier) la loro abitazione in cambio di un posto alla casa di riposo. La necessità dello “scambio” è nata dal fatto che la coppia non ha figli e non possiede né una rete familiare in grado di prendersene cura né mezzi economici per pagare l’assistenza. Il Consiglio comunale ha accettato all'unanimità la proposta.
USA – Per la serie “fidarsi è bene non fidarsi è meglio”. Negli Stati Uniti cresce la richiesta di cani anti-droga che la compagnia Sniff Dog affitta a 200 dollari l’ora. A far salire il giro di affari della società ci stanno pensando i genitori che si trovano in difficoltà con i propri figli. È il sospetto dell’uso di stupefacenti e la volontà di controllare la vita della prole che spinge questi genitori ad affidarsi ai pastori tedeschi che in precedenza hanno prestato servizio per la polizia di Stato e la divisione narcotici. I cani sono in grado di fiutare anche la più leggera delle droghe ad una distanza di cinque metri e di percepire residui di marijuana fumata fino a due giorni prima.
FRANCIA - Si chiama Everland ed è l'hotel più piccolo del mondo. Ha una sola stanza ma a quattro stelle con prezzi che partono da 333 euro a notte. Posizionato sul tetto del Palais de Tokyo, il Museo e Laboratorio di Arte Contemporanea, con una splendida vista sulla Tour Eiffel resterà in qui fino alla fine del 2008. Il progetto è nato dall’idea di due artisti svizzeri, Sabina Lang e Daniel Baumann, che ne hanno già installati altri in Europa.
GRAN BRETAGNA – La crisi si sa non sta risparmiando nessun Paese al mondo ed anche il settore ristorativo ne subisce le conseguenze. Il gestore di un locale inglese, il Four Crosse, sul punto di chiudere bottega ha deciso di tentare l’ultima carta offrendo un pranzo, bevande escluse, ad una sola sterlina. L’iniziativa è piaciuta ed i clienti si sono addirittura quintuplicati. Il proprietario spiega che agli avventori offre cibo fatto in casa in porzioni generose puntando sulla crescita dei guadagni delle bevande. Il locale è ancora lì ed è sempre pieno di clienti.
USA – Tempo di elezioni negli Stati Uniti, tutti sono chiamati a esercitare il proprio diritto/dovere del voto ma questa volta si è esagerato. La famiglia Nudelman di Chicago, infatti, si è vista recapitare a casa l’invito, spedito dal partito repubblicano, a registrare la loro pesciolina Princess ai seggi. Subito dopo aver ricevuto l’invito, i Nudelman si sono attivati per informare i democratici che Princess non avrebbe potuto votare, non solo perché era una pesciolina ma soprattutto perché era morta qualche giorno prima. L’equivoco è stato spiegato con il fatto che i Nudelman, ordinando una seconda linea telefonica tramite web avevano dato il nome di Princess.
CIPRO – Idioti di tutto il mondo preparate le valigie destinazione Cipro. Nell’isola del Mediterraneo sarà infatti abolita una legge che vieta alle “persone idiote o malate di mente” di entrare nel Paese. La notizia è apparsa qualche giorno fa sul Cyprus Mail secondo il quale la legge proibisce l’ingresso sull’isola a persone “affette da idiozia, mentalmente malate o che non siano in grado di badare a se stesse” ma anche alle prostitute ed a coloro i quali sfruttano la prostituzione.
USA – Per la serie “fidarsi è bene non fidarsi è meglio”. Negli Stati Uniti cresce la richiesta di cani anti-droga che la compagnia Sniff Dog affitta a 200 dollari l’ora. A far salire il giro di affari della società ci stanno pensando i genitori che si trovano in difficoltà con i propri figli. È il sospetto dell’uso di stupefacenti e la volontà di controllare la vita della prole che spinge questi genitori ad affidarsi ai pastori tedeschi che in precedenza hanno prestato servizio per la polizia di Stato e la divisione narcotici. I cani sono in grado di fiutare anche la più leggera delle droghe ad una distanza di cinque metri e di percepire residui di marijuana fumata fino a due giorni prima.
FRANCIA - Si chiama Everland ed è l'hotel più piccolo del mondo. Ha una sola stanza ma a quattro stelle con prezzi che partono da 333 euro a notte. Posizionato sul tetto del Palais de Tokyo, il Museo e Laboratorio di Arte Contemporanea, con una splendida vista sulla Tour Eiffel resterà in qui fino alla fine del 2008. Il progetto è nato dall’idea di due artisti svizzeri, Sabina Lang e Daniel Baumann, che ne hanno già installati altri in Europa.
GRAN BRETAGNA – La crisi si sa non sta risparmiando nessun Paese al mondo ed anche il settore ristorativo ne subisce le conseguenze. Il gestore di un locale inglese, il Four Crosse, sul punto di chiudere bottega ha deciso di tentare l’ultima carta offrendo un pranzo, bevande escluse, ad una sola sterlina. L’iniziativa è piaciuta ed i clienti si sono addirittura quintuplicati. Il proprietario spiega che agli avventori offre cibo fatto in casa in porzioni generose puntando sulla crescita dei guadagni delle bevande. Il locale è ancora lì ed è sempre pieno di clienti.
USA – Tempo di elezioni negli Stati Uniti, tutti sono chiamati a esercitare il proprio diritto/dovere del voto ma questa volta si è esagerato. La famiglia Nudelman di Chicago, infatti, si è vista recapitare a casa l’invito, spedito dal partito repubblicano, a registrare la loro pesciolina Princess ai seggi. Subito dopo aver ricevuto l’invito, i Nudelman si sono attivati per informare i democratici che Princess non avrebbe potuto votare, non solo perché era una pesciolina ma soprattutto perché era morta qualche giorno prima. L’equivoco è stato spiegato con il fatto che i Nudelman, ordinando una seconda linea telefonica tramite web avevano dato il nome di Princess.
CIPRO – Idioti di tutto il mondo preparate le valigie destinazione Cipro. Nell’isola del Mediterraneo sarà infatti abolita una legge che vieta alle “persone idiote o malate di mente” di entrare nel Paese. La notizia è apparsa qualche giorno fa sul Cyprus Mail secondo il quale la legge proibisce l’ingresso sull’isola a persone “affette da idiozia, mentalmente malate o che non siano in grado di badare a se stesse” ma anche alle prostitute ed a coloro i quali sfruttano la prostituzione.
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