giovedì 30 novembre 2006

IL FARMACO GENERICO HA LA STESSA EFFICACIA MA COSTA MENO DI QUELLO ‘GRIFFATO’

TRASIMENO – L’Asl 2 del Trasimeno ha lanciato una campagna informativa a favore dell’utilizzo del farmaco generico dal nome “L’abito non fa il farmaco...”.
Il farmaco generico non ha un nome particolare ma riporta il nome del principio attivo in esso contenuto. Fa sapere la Asl 2 che sulla scatola si trova la sigla DCI (denominazione comune internazionale), un codice con il nome chimico del principio attivo, seguito dal nome dell’azienda che lo produce.
Il farmaco generico può essere sia da banco che prescrivibile, si può quindi consultare sia il farmacista che il medico curante.
L’unica differenza tra il generico ed il farmaco “griffato” sta nel prezzo, infatti scegliendo il primo è possibile risparmiare.
Il prezzo maggiore del farmaco di marca, dipende da una serie di fattori: le aziende produttrici di nuovi farmaci sostengono spese enormi per la ricerca e la sperimentazione e passano circa dieci anni, prima che il nuovo prodotto farmaceutico venga lanciato sul mercato.
Una volta consegnata la documentazione al Ministero della salute, che ne appura la sicurezza e l’efficacia, avviene la registrazione del farmaco e la sua messa in commercio.
Questi passaggi prevedono una copertura di circa 20 anni, in cui solo la ditta protetta dal brevetto può produrre e commercializzare il farmaco per ammortizzare le spese sostenute. Come tutti i brevetti, anche quello farmaceutico serve a tutelare il suo inventore.
Scaduto il tempo di garanzia sul brevetto, altre ditte possono utilizzare lo stesso principio attivo, producendo il farmaco con nome generico, efficace alle stesse dosi, con la stessa forma farmaceutica e gli stessi effetti di quello registrato.
La garanzia di qualità del farmaco generico è data dalle “Prove di bioequivalenza” al farmaco di cui è la copia, quindi quando il generico arriva in farmacia, il Ministero ha già accertato che la sua efficacia, la durata dell’effetto e gli effetti collaterali siano identici a quelli del farmaco di cui deve essere la fedele copia.
Dato quindi che la “bioequivalenza” dell’efficacia del farmaco generico rispetto a quello di marca, l’Asl, proprio per tutelare i propri assistiti, consiglia di utilizzare il primo in modo da risparmiare circa il 20% sul prezzo.

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