Sono stati resi noti i risultati delle analisi effettuate dalla Goletta dei Laghi di Legambiente sui campioni d’acqua prelevati negli otto principali laghi italiani (Albano, Bracciano, Como, Garda, Maggiore, Martignano, Nemi e Trasimeno) e sul loro livello di inquinamento.
I tecnici di Legambiente hanno effettuato nel Trasimeno diversi campionamenti con l’intenzione di fornire una fotografia dello stato delle acque al momento del prelievo. Le condizioni del lago sono risultate le migliori rispetto agli standard raggiunti dagli altri bacini italiani, in particolare rispetto alle condizioni igienico-sanitarie e della qualità batteriologica delle acque. A dispetto di un quadro generale che parla di un 40% di campioni analizzati al di sopra dei parametri previsti dalla normativa sulla qualità delle acque di balneazione e di un 13% di casi di grave inquinamento, il Trasimeno supera con un buon giudizio l’esame di Legambiente. Un lieve inquinamento per contaminazione da microrganismi di origine fecale è stato riscontrato in soli tre casi: nel comune di Tuoro, presso la foce del torrente Paganico e sul lungolago Alicata a San Feliciano. Un discorso diverso va fatto invece per Borghetto di Tuoro, la foce del torrente Anguillara, il lido Arezzo e Rigutini, dove sono stati superati i valori chimici di ossigeno disciolto, indice di un processo di eutrofizzazione in atto, legato a una massiccia crescita di piante acquatiche ed alghe che, come è stato ricordato dalla portavoce della Goletta dei Laghi, Tiziana Granata, vede ogni anno la Regione chiedere al ministro della Salute una deroga ai limiti di ossigeno, della torbidità e del Ph che proprio a causa delle caratteristiche fisiche del lago e del basso fondale, vengono puntualmente superati.
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