«Immobilità, solo con questo termine si può descrivere il comportamento della sinistra locale soprattutto di quella amministrativa del comune, con riferimento alla strada indicata dal collegio sindacale di Valnestore Sviluppo per quanto concerne la necessità di poter prevedere, all’interno del cda di Trafomec, un rappresentante della stessa società a tutela patrimoniale ed economica che in essa vanta una partecipazione azionaria che si attesta a circa il 20%». Sono queste le parole dei consiglieri comunali di Alleanza nazionale ed Azione civica Panicale, Alessandro Belardi e Samuele Rossi che ritornano sulla vicenda della crisi di Trafomec.
«Quello che più sconcerta – continuano i consiglieri Belardi e Rossi – è il fatto che di fronte a questa “immobilità politica” faccia seguito pure una “immobilità sindacale”. Generalmente i sindacati si lamentano di acquisire notizie troppo tardi rispetto alla possibilità di porvi poi rimedio, nel caso che invece stiamo trattando c’è la possibilità, seguendo il percorso da noi più volte amplificato e tracciato dal collegio sindacale di Valnestore Sviluppo, di reperire le notizie e quindi essere informati per tempo. Ecco perchè insistiamo affinché la Valnestore Sviluppo abbia un proprio rappresentante nel cda di Trafomec».
Il silenzio sindacale è scandaloso – concludono – quanto quello politico anzi a pensarci bene lo è ancora di più, visto che i sindacati potrebbero “bacchettare” i politici locali ed invece non fanno neanche questo».
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